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8 albumi
3 cucchiai di formaggio grattugiato
2 cucchiai di farina
175 gr di caciotta mista Altamaremma Caseificio Spadi
100 gr di pancetta affumicata
2 cucchiai di olio evo Dante 100% italiano
pepe e sale

Dorare 3-4 minuti i cubetti di pancetta in una padella antiaderente, tenerla da parte;  tagliare la caciotta a cubetti.

Versare in una ciotola gli albumi e il sale montarli 30 secondi con una forchetta o una frusta a mano (non sbattete troppo a lungo gli albumi, altrimenti non gonfiano bene in cottura, devono essere amalgamati ma non ancora spumosi).  Unire agli albumi il formaggio grattugiato, la farina, i dadi di caciotta e di pancetta, regolare di sale, se necessario, e pepe;  mescolare con cura.

Ungere con 2 cucchiai di olio una padella antiaderente di 20 cm di diametro, scaldarla 30 secondi a fuoco vivo, versare il miscuglio di albumi, abbassare leggermente la fiamma e cuocere coperto 7-8 minuti e comunque finchè si sarà formata una crosticina dorata e la frittata si muoverà agevolmente,  muovendo la padella.
Rovesciare la frittata sul coperchio caldo e far scivolare la frittata nella padella in modo che la parte ancora da cuocere venga a contatto con il fondo del recipiente.
Abbassare leggermente il fuoco e cuocete 3 minuti.
Servire calda in modo che il formaggio sia filante  al taglio.

 

2 mele golden
250 gr di colomba al mandarino Loison
2 cucchiai di zucchero
1 cucchiaio di succo di limone
1 pizzico di cannella
granella di arachidi

Togliere granella e mandorle dalla colomba, tagliare a cubetti le fette e posizionarle su una teglia coperta di cartaforno.
Tostare a 200° per una 15ina di minuti, poi togliere dal forno e lasciar raffreddare affinchè la colomba asciughi e diventi croccante.
In un pentolino mettere la mela sbucciata e ridotta a tocchetti, con un cucchiaio di succo di limone,  due di zucchero e un pizzico di cannella. Cuocere una decina di minuti o comunque finchè la mela è intenerita ma consistente, non spappolata. Sgocciolare la mela e lasciarla raffreddare su un piatto.
Al momento di servire mescolare in una ciotola i cubetti di colomba, i tocchetti di mela e una manciata di granella di arachidi caramellate. Impiattare con un fondo di arachidi e il crumble aiutandosi con un coppapasta ma senza comprimere con eccessiva forza, togliere il coppapasta e “rompere” leggermente la composizione. Terminare con le mandorle asportate dalla colomba all’inizio.

 

4 fettine di vitello
8 fette di prosciutto crudo
4 foglie grandi di salvia
1 mozzarella di bufala
1 tazza di brodo di pollo
2 cucchiaio di olio evo Dante 100% italiano
40 gr di burro
farina qb
sale,pepe

Disporre su un piano le fettine di carne, salarle e peparle leggermente, adagiarci sopra una fetta di mozzarella, la salvia e “sigillare” il tutto con un paio dif ette di prosciutto crudo. Se necessario fermare il tutto con degli stuzzicadenti (a me non è servito).
In un capace tegame scaldare due cucchiaio di olio con il burro, adagiare le fettine e cuocerle due minuti per lato, quindi tenerle in caldo tra due piatti. Unire al fondo di cottura formatosi uno/due cucchiaini di farina (dipende da quando fondo c’è) e poi il brodo di pollo quindi mescolare con cura in modo che la salsa si addensi senza formare grumi. Disporre le fettine nei piatti e irrorarle con la salsa.

 

 

 

100 gr di zucchero
1 cucchiaio di succo di limone
5 cucchiai di succo di frutta (qui, ananas)
2,5 fogli di colla di pesce Rebecchi

Mettere in ammollo in acqua fredda i fogli di gelatina.
Nel frattempo in un pentolino porre zucchero, limone e succo di frutta, portare sul fuoco dolce fino al bollore. Lasciar bollire dolcemente 2-3 minuti (se “gonfia” si può spostare e proseguire se necessario)
Togliere dal fuoco, aspettare qualche secondo che il liquido si stabilizzi quindi inserire la colla di pesce strizzata e mescolare con cura.
Versare in uno stampo adatto, io ne ho usato uno di silicone per cioccolatini, e riporre in frigo 2-3 ore e poi, se necessario, un’oretta in freezer. Sformare e rotolare nello zucchero.
La parte più complessa è sformare le gelatine, ma con un po’ di pratica si riesce agevolmente. A tal proposito più sono complessi gli stampi, più sarà difficile avere forme perfette.
E’ necessario muoversi con delicatezza ma con decisione.  Si rivolta, spingendolo da sotto, un cubetto alla volta, la gelatina si troverà tutta all’esterno e potrebbe o staccarsi subito dai margini autonomamente o aver bisogno di un “punto di rottura” lungo il perimetro di base. Avviato il movimento la gelatina quasi viene fuori da sola, ma dipende dalla forma dello stampo. In questo quadrato ad es, l’unica parte da staccare poi, con delicatezza, è la quella centrale con l’incavo, il resto, veniva via da solo.
Con questa dose vengono 15 gelatine da 2×2 cm.

NB. Queste doci sono calibrate su questo tipo di gelatina (marche diverse gelatificano diversamente) e su un succo di frutta, non gli sciroppi ad es.

Questa farina non l’ho mai vista nei supermercati, ho avuto la fortuna di riceverla vincendo un concorso del Molino Spadoni.
Una vera scoperta!
La piadina l’ho sempre comprata già fatta non avevo mai provato a farla io, ma avendo deciso di fare il chili con la carne l’abbinamento con la piadina, o tortillas, era obbligatorio!
Credevo fosse molto più difficile invece ho visto che viene benissimo anche con il robot, diventando ancora più veloce e pratica (ma ovviamente si può impastare a mano):
La differenza con quelle comprate è su due fronti, da un lato quelle pronte riescono ad avere uno spessore inferiore e di conseguenza un’elasticità maggiore, per contro il sapore di quelle fatte in casa è decisamente migliore. Perfette tagliate a triangolo da accompagnamento o da intingere in salsina varie come aperitivo!

500 gr di farina per piadina molino Spadoni
250 ml di latte tiepido
7 cucchiai di olio evo Dante 100% italiano
1 cucchiaio di sale grosso pestato
1 bustina di lievito per torte salate

In un robot con le lame di plastica per impastare mettere la farina creando un canaletto, aggiungere l’olio, il sale grosso pestato con un pestacarne e infine il lievito.
Azionare il robo e dal foro superiore unire a filo il latte intiepidito. Lavorare l’impasto finchè sarà omogeneo ma consistente.
Metterlo in una ciotola coprirlo con un telo e metterlo al riparo dalla corrente una mezz’oretta. Riprendere l’impasto, dividerlo in 6-7 parti, mettere sul gas una padella antiaderente e scaldarla bene, cominciare a stendere il primo panetto alto 2-3 mm; quando la padella sarà ben calda posizionare la prima tortillas, cuocerla per 3 minuti per parte circa, finchè sarà colorita. Servire calde (ma sono talmente buone che anche fredde si lasciano mangiare!!)  da accompagnamento al chili con carne.

 

250 gr di manzo
250 gr di maiale
200 gr di passata di pomodoro
1 peperone rosso
1 peperone giallo
1 scatola di fagioli messicani
1 cipolla
3 cucchiai di olio evo Dante 100% italiano
1 cuore di brodo carne
peperoncino
sale, pepe
cumino, coriandolo, aglio in polvere
peperoncino

In un tegame di terracotta soffriggere la cipolla tritata finemente nell’olio. Quando sarà imbiondita unire i peperoni, puliti e tagliati e cubetti e la carne, tagliata a dadini. Mescolare e lasciar cuocere 10 minuti poi unire il pomodoro, le spezie, il cuore di brodo e regolare di sale.  Cuocere per 25 minuti, infine aggiungere i fagioli messicani e mescolare. Da servire accompagnandolo con delle tortillas.

Al posto della passata di pomodoro si può usare della polpa, in questo caso tenere a portata di mano un po’ di brodo di carne nel caso la preparazione asciugasse troppo.

300 gr + 60  di zucchero a velo
250 gr di farina “00” Granmugnaio per Dolci Molino Spadoni
250 gr di burro morbido
250 gr di zucchero
3 limoni non trattati + 2-3 cucchiai di succo
3 uova
1/2 bustina di lievito per dolci

Montare burro e zucchero a crema, aggiungere le uova una alla volta amalgamando bene prima di inserire la successiava. Unire il succo di mezzo limone e la scorza grattugiata. Poi unire un po’ alla volta la farina setacciata assieme al lievito fino ad avere un composto liscio e omogeneo.
Ungere e infarinare 4 stampini diam. 8 cm e versare l’impasto (se si usa uno stampo singolo è meglio che sia a cerniera o con fondo estraibile, di un diametro variabile tra 20 e 24 cm). Cuocere a 180° per 40-60 minuti (il tempo dipende anche dal diametro della tortiera)
Il dolce è cotto quando è ben dorato in superficie e uno stecchino esce pulito.
Intanto preparare il succo dei limoni rimasti mascolato a 60 gr circa di zucchero a velo (può variare a seconda dell’acidità dei limoni); quando il dolce è cotto, usando una siringa senz’ago, pungere la torta inserendo il succo di limone. Lasciar completamente raffreddare le tortine prima di muoverle. Quando saranno del tutto fredde spostarle con delicatezza su una gratella e posizionare sotto della cartaforno.
Fare la glassa mescolando lo zucchero a velo con 2-3 cucchiai di succo di limone fino ad ottenere un composto denso e di un bianco intenso, ma che sia in grado di colare e ricoprire le tortine. Glassare le tortine e far colare l’eccesso attraverso la gratella. Riporre in frigo a solidificare. Decorare all’ultimo con scorzette di limone e fragole.

150 gr di riso
1 Condiriso leggero
1 scatoletta di tonno
1 cucchiaio di olio evo

 

4 melanzane tondeggianti medio piccole
20 olive
20 capperi
200 gr di polpa di pomodoro
100 gr di prosciutto crudo a cubetti
3/4 barattolo di funghetti sott’olio
olio evo Dante 100% italiano
sale, pepe

Spuntare le melanzane, lavarle e dividerle a metà se belle tonde, altrimenti toglierne solo un pezzo. Lessarle 10 minuti in acqua salata, vuotarle lasciando 1 cm di pompa e allinearla in una teglia unta d’olio.
In una padella cuocere alcuni minuti la polpa della malenzana tritata, con un trito di olive e capperi. Aggiungere la polpa di pomodoro e salare. Aggiungere poi i funghetti e infine il prosciutto crudo. Mescolare bene gli ingredienti, distribuire nelle melanzane e infornare per 30 minuti a 180°

200 gr di barbabietola cotta
100 gr di noci
50 ml di olio evo Dante Terre antiche
1 cucchiaio di tahini
1 cucchiaio di succo di limone
sale
crostini/pane

In un robot mettere tutti gli ingredienti e far andare le lame fino ad ottenere un composto omogeneo e dalla consistenza corposa ma spalmabile.