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Alzi la mano chi è rimasto, come me, a bocca aperta e sguardo attonito, quando ha scoperto che piatti, bicchieri e posate di plastica monouso NON si possono considerare plastica e non sono quindi riciclabili.
Sembra un controsenso. Eppure è così. Scoprii anni fa che nessuno di quegli oggetti, lo avrei potuto differenziare, ma solo buttare nell’indistinto.. e a chiunque sia capitato di fare una festa dove vengono usati piatti monouso, è capitato poi di fare sacconi di rifiuti.
Questo mi ha portato nel tempo ad usare molto meno quel tipo di prodotto ma a volte, non se ne può proprio fare a meno. Vuoi per la praticità del non dover lavare dopo, vuoi per la quantità di persone che li devono usare, ogni tanto, il monouso non è solo praticissimo ma proprio indispensabile.
Ma da oggi so, che è anche ecologico!!
EcoBioShopping mi ha letteralmente lasciata a bocca aperta facendomi scoprire, non solo dei monouso riciclabili, ma addirittura compostabili! Addio al fastidio di dover lavare prima di gettare! Può andare tutto nell’umido così com’è!
La gamma di prodotti poi, accontenta tutte le esigenze.
Esistono piatti di ogni forma e dimensione, da portata e da servizio, coppette e ciotoline, in foglia di palma o in polpa di cellulosa, non solo adatti agli alimenti, ma adatti anche al forno e al microonde! Come dire che non serve nemmeno sporcare altri contenitori! Si può mettere direttamente il cibo in questi piatti o nei vassoi e scaldarlo e lo si può anche congelare prima!
Le posate poi, hanno una robustezza, rispetto alle classiche di plastica, nemmeno paragonabile!
Finalmente posso usare un monouso senza dover scendere a compromessi!
E la terra ringrazia…

400 gr di cime di rapa già cotte
240 gr di orecchiette
6 filetti d’acciuga sott’olio
1 peperoncino fresco
3 cucchiai di olio evo Dante 100% italiano
6 pomodorini
aglio

Insaporire le cime di rapa in una padella con olio, aglio e peperoncino tagliato a cubetti, quindi unire la pasta scolata al dente e i pomodorini divisi in quarti; terminare la cottura saltando la pasta in padella.

Nel caso le cime fossero fresche cuocerle in acqua bollente salata per una 15-20 minuti, scolarle con una schiumarola e conservare l’acqua di cottura in cui andranno cotte le orecchiette.


400 gr di patate
150 gr di gamberi
130 gr di ceci bolliti
1 costa di sedano
olio evo Dante 100% italiano
sale, pepe

Bollire le patate intere e con la buccia, pelarle, tagliarle a tocchetti e lasciarle raffreddare. Cuocere i gamberetti al vapore 10-15 minuti; tagliare il sedano a rondelle.
Mescolare tutti gli ingredienti, condire con olio, sale e pepe. Servire fresco ma non freddo di frigo.

 

250 gr di colomba al mandarino Loison
80 ml di panna
1 cucchiaio di zucchero

100 gr di cioccolato bianco
Chocaviar 75% Venchi
zucchero rosso
cuoricini di zucchero
chicchi di caffè
mandorle della colomba

Sbriciolare la colomba dopo averla privata della copertura di zucchero e mandorle (tenendo queste ultime da parte), metterla in un robot con le lame assieme ad un cucchiaio di zucchero e a 80 ml di panna.  Ridurre il composto in un impasto omogeneo e lavorabile quindi riporlo in frigo alcune ore finchè sarà abbastanza sodo da essere manipolato.
Prendere delle piccole porzioni di composto e formare delle palline grandi come una grossa nocciola, allinearle su un foglio di cartaforno e tenerle in frigo. Fondere a bagnomaria il cioccolato bianco, quindi prelevare le palline e intingerle una ad una nel cioccolato riposizionandole sulla cartaforno. Rotolarne alcune negli zuccherini o nella granella di cioccolato, oppure applicare una mandorla o un chicco di caffè ricoperto di cioccolato. Conservare in frigo.

500 gr di spinaci già cotti
150 gr di parmigiano grattugiato
100 gr di farina “00” Granmugnaio Molino Spadoni
100 ml di latte
50 gr di burro
6 fettine IN.AL.PI
4 uova
sale, pepe, noce moscata

Tritare grossolanamente gli spinaci già cotti e, se necessario, strizzati; fondere a fuoco dolcissimo il burro e lasciarlo intiepidire. In una capiente ciotola sbattere le uova aggiungendo formaggio grattugiato, farina, latte e burro fuso, regolare di sale e pepe, unire un pizzico di noce moscata.
Unire a mano gli spinaci.
Foderare uno stampo quadrato 20×20 con cartaforno bagnata e strizzata, distribuire metà del composto di spinaci e livellarlo. Posizionare le fettine in un doppio strato lasciando libero 1 cm di bordo lungo tutto il perimetro e terminare coprendo con la metà rimasta di composto. Livellare con cura in modo che il bordo sia uniforme e sigilli all’interno le fettine. Cuocere in forno caldo a 180° per 30 minuti circa e comunque finchè la parte superiore risulterà ben soda.
Lasciar intiepidire prima di sformare. Si può anche fare prima e lasciar raffreddare per poi ripassare in forno all’ultimo momento una 15ina di minuti.

 

4 cannoli siciliani
250 gr di colomba al mandarino Loison
250 gr di ricotta
1 tavoletta di cioccolato fondente al 54% senza zuccheri aggiunti
zucchero (a piacere)

Tagliare la colomba a fette e poi a cubetti, metterli a tostare su una teglia coperta con cartaforno a 200° per 15 minuti, poi farli raffreddare.
Dividere la tavoletta di cioccolato a metà, una parte è da sciogliere a bagnomaria l’altra da ridurre in scaglie.
Sigillare l’interno dei cannoli spennellandoli con il cioccolato fuso in modo che, una volta riempiti di farcia, non diventino molli.
Conservarli in frigo fino al momento di utilizzarli.
Mescolare la ricotta e le scaglie di cioccolato quindi unire la colomba a cubettini amalgamando con cura. Nel caso, unire anche dello zucchero.
Farcire i cannoli e decorarli con il cioccolato fuso rimasto.

350 gr di zucchine
200 gr di farina per pasta e gnocchi Molino Rosignoli
1/2 cipolla
2 cucchiai di olio evo Dante 100% italiano
1 noce di burro
125 gr di cubetti di speck
20 gr di parmigiano grattugiato
sale

In un capiente tegame soffriggere la cipolla tritata finemente in due cucchiai di olio, quindi unire le zucchine tagliate a rondelle, salere. Cuocere coperto 10-15 minuti, mescolando di tanto in tanto.
Trasferire le zucchine ormai cotte in un contenitore a bordi alti e ridurle in crema con un frullatore ad immersione.
In una larga ciotola mettere la purea di zucchine e unire la farina, mescolare fino a  formare un composto morbido ma lavorabile.
Lasciar riposare l’impasto una mezz’ora in frigo poi inserirlo in una siringa da pasticcere senza nessun beccuccio e formare, su fogli di cartaforno leggermente infatinati, dei lunghi cilindri. Tagliare i cilindri in tondelli formando gli gnocchetti. Se non si usano subito, riporre nuovamente in frigo.
Appena l’acqua bolle, tuffare gli gnocchi e nel frattempos ciogliere una noce di burro in una padella e rosolarci lo speck a cubetti. Appena gli gnocchi saliranno a  galla saltarli nella padella con lo speck, aggiungere il parmigiano e proseguire la cottura fino allo sciogliemento del formaggio. Servire subito.

250 gr di farina per gnocchi Sprint Spadoni
250ml di acqua fredda
100 gr di ricotta salata Caseificio Spadi
500 gr di passata di pomodoro
1 costa di sedano
1/2 cipolla
2 carota
2 cucchiai di olio evo Dante Terre antiche

Preparare gli gnocchi secondo la ricetta indicata sulla confezione, mescolando in 250 ml di acqua, 250 di farina. Quando l’impasto sarà omogeneo formare delle palline grandi come un’albicocca, appiattirle, al centro posizionare un cubetto di ricotta salata e richiudere con cura. Allineare gli gnocchi ripieni su un foglio di cartaforno e conservare in frigo fino al momento dell’utilizzo.
Preparare il sugo soffriggendo sedano, carota e cipolla tritati finemente in due cucchiai di olio quindi unire la salsa e lasciar cuocere una 20ina di minuti mescolando di tanto in tanto.
Quando il sugo sarà pronto tuffare gli gnocchi nell’acqua portata a bollore, lasciarli venire a galla e cuocere ancora un minuto, scolare, condire con il sugo al pomodoro e grattugiare altra ricotta salata in superficie.
Volendo si può passare il piatto in forno qualche minuto per far gratinare il formaggio, in tal caso posizionare gli gnocchi in un contenitore adatto al forno e che possa poi essere portato direttamente in tavola.

 

Wurstel piccoli tagliati a rondelle
Carciofi trifolati tagliati a lamelle

250 gr di farina che lievita Molino Spadoni
150 gr di burro +  per la teglia
250 gr di zucchero
4 uova
200 ml di yogurt al limone
succo di un limone

300 gr di zucchero a velo
qualche cucchiaino di succo di limone e di acqua

Tirare fuori burro e uova qualche ora prima in modo che siano a temperatura ambiente. Lavorare il burro morbido a crema assieme allo zucchero, quindi unire un uovo alla volta sempre sbattendo in modo che si amalgami perfettamente. Poi aggiungere lo yogurt e incorporarlo. Infine unire la farina e quando sarà tutto omogeneo il succo di limone.
Imburrare  uno stampo diam. 24 versare l’impasto e cuocere in forno caldo a 180° per 35-40 minuti.
Lasciar intiepidire il dolce e sformarlo, quindi lasciarlo raffreddare completamente. Posizionare la torta ormai fredda su una gratella con sotto un foglio di cartaforno, preparare la glassa incorporando allo zucchero a velo 2-3 cucchiaini di succo di limone. Aggiungere poi, sempre un cucchiaino alla volta, dell’acqua fino a raggiungere la consistenza ideale che dev’essere corposa per ottenere l’effetto bianco intenso, ma anche un po’ scivolosa, altrimenti non colerebbe lungo il dolce. Più la glassa è liquida più risulterà trasparente. Glassare la torta partendo dal centro aiutandosi con una spatola e posizionarla in frigo a solificare. Si conserva a temperatura ambiente.
I decori sono fatti mettendo uno stencil su un foglio di cartaforno e ricavando la sagoma, riempita poi con ghiaccia reale colorata e lasciata seccare all’aria.

Ricetta tratta da francescav